La “flat tax” al 5% o al 15% non è l’unico vantaggio di cui possono godere le partite IVA forfettarie. Chi sceglie questo particolare regime fiscale, infatti, ha diritto anche a delle semplificazioni sul fronte contabile e amministrativo. Ad esempio, non è richiesto che redigano i registri contabili, che si iscrivano all’INAIL, che compilino gli ISA e altro.
Allo stesso modo, le partite IVA a regime forfettario non hanno obbligo di fatturazione elettronica (anche se il Governo vuole ugualmente incentivare questa pratica con “sconti” sul fronte dei controlli dell’Agenzia delle Entrate) e, stando a una novità dell’ultima ora, non devono neanche emettere lo scontrino elettronico.
Chi decide di aprire una partita IVA forfettaria potrà infatti continuare a utilizzare la fattura cartacea, avendo l’accortezza di inviarla ai “cervelloni elettronici” del Fisco secondo le scadenze stabilite dalla legge.
Fonte: PMI Finanza
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