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  • Immagine del redattoreStudio la Fenice

Decreto Liquidità: cosa succede se non si restituiscono i soldi presi con la garanzia dello Stato?

Cosa succede se non si restituiscono i soldi presi con la garanzia dello Stato? Vediamo quali sono le non volute conseguenze negative di politiche pubbliche che sembrano avere solo aspetti positivi.


Questa è una domanda alla quale in tanti hanno cercato di dare una risposta senza sempre dire effettivamente le cose come stanno. Cosa succede insomma se dopo aver preso i soldi dalla mia banca grazie alla garanzia pubblica non riesco a restituirli?


Molti sono convinti che la risposta a questa domanda sia una sola …”li restituirà lo Stato ed io continuerò la mia vita senza problemi”.


Può sembrare che sia cosi’ ma vorrei provare a spiegarvi perché non lo è affatto.


Il punto fondamentale da capire è infatti che la garanzia pubblica, o Garanzia dello Stato, non garantisce il richiedente del finanziamento ma opera a favore della Banca.


In altre parole, lo Stato fornisce una garanzia alla Banca che dà un prestito, e questo significa che se il richiedente non onorerà il debito nei confronti della Banca, quest’ultima potrà escutere la garanzia e andrà dallo Stato a chiedere i soldi.


… e fino a qui molti potrebbero rispondere facendo “spallucce”, ma il gioco il gioco non finisce qui perché se è vero che il debito non verrà più richiesto dalla Banca, è altrettanto vero che verrà richiesto dall’Agenzia delle Entrate/Riscossione, ovvero il soggetto che riscuote crediti per conto dei principali enti pubblici.


Con l’ingresso in partita dell’Agenzia di Riscossione il debito verrà aumentato anche degli aggi di riscossione, degli oneri vari, e delle eventuali ipoteche o azioni forzose (al di sopra di certe cifre), perché così fa l’Agenzia ogni volta che gli viene affidato un carico.

La garanzia quindi non libera dal debito ma libera la Banca dal rischio in caso di insolvenza da parte del richiedente.


Prima di arrivare a formulare un parere su questa tipologia di aiuto dobbiamo porci un’altra importante domanda: quali sono le conseguenze di una garanzia dello Stato cosi’ ampia?


I benefici sono essenzialmente due:

1. Tassi di interesse bassi. Ovviamente i tassi di interesse proposti su questi finanziamenti saranno bassi e prossimi allo zero. Fatta eccezione per le Banche “furbe” il tasso di interesse non supererà l’1,5% di TAEG. Perché? Se lo Stato garantisce le Banche sono CERTE che rientreranno del proprio credito. Insomma … rischio basso (per la Banca) interesse basso!

2. Accesso al credito da parte di (quasi) chiunque. Fatta eccezione per le imprese “in sofferenza” potranno accedere al credito anche le imprese che non hanno garanzie proprie e affidabilità propria. La conseguenza è che potranno accedere al credito sia le imprese che avrebbero potuto accedere a forme di credito con mezzi propri, che quelle che non avrebbero invece avuto possibilità di accedere a forme di credito per mancanza di garanzie proprie.


La domanda conclusiva è quindi questa: ma chi paga tutto questo?


La scontata risposta è una sola: il contribuente! Ovvero colui che ogni anno, con le proprie tasse, dovrà coprire gli ammanchi di coloro che hanno preso a prestito i soldi ma che, per vari motivi, non sono riusciti a restituirli. Quando scrivo contribuente NON INTENDO il dipendente, ma il contribuente (dipendente, autonomo o imprenditore) che ogni anno versa le proprie tasse nelle casse dello Stato italiano.


Posso solo concludere dicendo che questa norma sarà sicuramente una grandissima boccata di ossigeno per l’imprenditore ed il professionista “onesto” che vuole continuare il suo percorso professionale, ma sarà anche un azzardo morale inevitabile. E’ infatti molto alto il rischio che imprenditori e professionisti senza molti scrupoli prendano a prestito il loro “gruzzoletto” già sapendo che non li restituiranno.


E’ comunque vero che in questo periodo non si possono fare troppe congetture e non si può pensare a "ciò che succederà se”; ognuno di noi ha però l’obbligo morale di valutare se questa garanzia possa essere o meno un sostegno adeguato per la propria azienda....questo si!

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